Cambiamenti climatici e di uso del suolo: una valutazione dei rischi per gli ecosistemi d’acqua dolce
Variazioni delle temperature, precipitazioni intense, innalzamento del livello del mare, ma anche azioni e attività umane come pratiche agricole, costruzione di dighe, variazioni di uso e copertura del suolo: gli ecosistemi d’acqua dolce sono purtroppo influenzati negativamente dagli impatti dei cambiamenti climatici e dalle attività umane. Inoltre, i potenziali impatti sinergici di questi fattori sugli ecosistemi sono distribuiti in modo non uniforme, a seconda delle condizioni geografiche, climatiche e socio-economiche. Questi cambiamenti molto probabilmente causeranno alluvioni più devastanti, siccità, e innalzamento del livello del mare in futuro.
In uno studio pubblicato di recente sulla rivista Science of the Total Environment dai ricercatori CMCC Vuong Pham (lead author dello studio), Silvia Torresan, Andrea Critto e Antonio Marcomini, sono stati valutati gli impatti dei cambiamenti climatici e delle attività umane sui servizi ecosistemici d’acqua dolce. I ricercatori hanno in particolare proposto un quadro di riferimento e una serie di indicatori per valutare i summenzionati impatti, valutando la loro applicabilità per una valutazione dei servizi ecosistemici (in particolare, di quelli relativi ai prodotti che si possono ottenere direttamente da essi, come acqua, cibo, fibre, legname etc) di due ben noti casi studio: il bacino del fiume Po, in Italia, e il bacino del fiume Rosso in Vietnam.
Scendendo nel dettaglio, questi strumenti forniscono cioè indicazioni per identificare e classificare i principali fattori di stress e gli impatti dei principali driver globali (come per es. cambiamenti climatici e attività umane) sui servizi ecosistemici d’acqua dolce, realizzando quindi una valutazione del rischio per queste aree.
I risultati hanno evidenziato come gli effetti dei cambiamenti globali sui servizi ecosistemici d’acqua dolce siano assai variabili nel tempo e nello spazio, influenzati anche da condizioni geografiche, climatiche e socio-economiche. In particolare, mentre i cambiamenti climatici sembrano essere il principale fattore di cambiamento dei servizi ecosistemici del bacino del fiume Po, le attività umane (costruzione di dighe e bacini artificiali) sono ritenuti i principali responsabili delle alterazioni dei servizi ecosistemici del bacino del fiume Rosso.
I ricercatori hanno concluso che il quadro proposto era applicabile ai casi studio analizzati, ma che non era stato semplice prendere in considerazione tutti gli indicatori poiché i servizi ecosistemici non erano esplicitamente considerati come i punti chiave di valutazione in queste aree.
Inoltre, i ricercatori hanno riscontrato come l’offerta di servizi ecosistemici avesse attirato molta più attenzione della loro domanda. Soprattutto, lo studio ha sottolineato l’importanza di definire una terminologia e un sistema di classificazione comuni e coerenti per i driver, i servizi e gli effetti per ridurre i disallineamenti e le incompatibilità tra i servizi ecosistemici quando si effettua una valutazione del rischio.
Leggi la versione integrale dell’articolo:
Pham V., Torresan S., Critto A., Marcomini A.
Alteration of freshwater ecosystem services under global change – A review focusing on the Po River basin (Italy) and the Red River basin (Vietnam)
2018, Science of The Total Environment, DOI: https://doi.org/10.1016/j.scitotenv.2018.10.303