Xylella: disponibili dati su oliveti infetti

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An olive grove seen from above
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La tecnologia, la condivisione delle conoscenze e un approccio multidisciplinare sono fondamentali per una silvicoltura e un’agricoltura sostenibili. I risultati del progetto NEMESI sugli ulivi infetti da Xylella in Puglia, presentati dal CMCC, sono ora pubblici e disponibili online.

NEMESI, un progetto multi-partner finanziato dal MIUR e coordinato dall’Università del Salento, si è concluso alla fine del 2022. I suoi risultati sui parametri meteorologici ed ecofisiologici di due oliveti in Puglia meridionale sono stati pubblicati e sono ora liberamente accessibili.

Il progetto NEMESI era incentrato sullo sviluppo di prodotti a base biologica per un controllo sostenibile di diverse patologie vegetali. Con un approccio multidisciplinare, NEMESI ha proposto l’utilizzo di scarti forestali e agricoli per la creazione di biomateriali per combattere la diffusione di numerosi fitopatogeni che colpiscono gravemente l’intero sistema economico e agricolo in Italia. L’intensificazione delle colture agricole e le elevate richieste del mercato hanno costretto l’industria a intensificare l’uso di prodotti chimici per limitare gli effetti delle malattie delle piante, che ha avuto un forte impatto sull’ambiente, sulla qualità degli alimenti e sulla salute umana.

Il materiale proposto da NEMESI è la nanocellulosa, che dovrebbe essere utilizzata come vettore di prodotti agrochimici innovativi basati su approcci di nanotecnologia chimica green.

L’obiettivo del progetto era quello di ottenere prodotti fitosanitari, fertilizzanti e insetticidi caratterizzati da massima efficienza e minimo impatto ambientale. Nell’ambito del progetto NEMESI sono inoltre state sviluppate tecniche diagnostiche per il monitoraggio in tempo reale della terapia applicata.

È stato inoltre allestito un array di sensori IoT (Internet of Things) per il monitoraggio in situ, in continuum e in tempo reale di parametri legati alla fisiologia delle piante, alle caratteristiche strutturali delle colture e al cambiamento microclimatico. I sensori sono stati progettati per ogni singola pianta, consentendo il monitoraggio delle relative risposte all’infezione da Xylella e ad un trattamento specifico. Questo sistema innovativo, chiamato TreeTalker, si basa sulla tecnologia LoRa per la trasmissione dei dati quasi in tempo reale a una stazione cloud centrale collegata al database del progetto tramite tecnologia IoT. I dati registrati sono stati analizzati al fine di ottenere una correlazione tra fitopatogeno, ecofisiologia vegetale e terapia adottata.

Il ruolo della Fondazione CMCC, con la partecipazione delle divisioni ASC (Advanced Scientific Computing) e IAFES (Impacts on Agriculture, Forests, and Ecosystem Services), è stato quello di sviluppare il sistema IoT, monitorare e modellare i dati e progettare e implementare una piattaforma online ICT per analizzare e gestire tutti i dati raccolti e per la visualizzazione in tempo reale dei parametri monitorati, quali temperatura, umidità, composizione del suolo, nonché quantità biologiche per identificare i patogeni nelle diverse colture presenti sul territorio.

I risultati sono stati raccolti e sono disponibili per la consultazione in una dashboard pubblica sviluppata e mantenuta dal CMCC, che mostra i dati che descrivono i parametri meteorologici ed ecofisiologici monitorati sugli alberi in due oliveti infetti da Xylella fastidiosa in due siti ad Avetrana e Mesagne, in Puglia.

La dashboard è stata pubblicata sul sito del CMCC ed è a disposizione di chiunque sia interessato. Questo è particolarmente importante in termini di trasferimento di conoscenze e può avere diversi impatti sulla società su diversi livelli, dai responsabili politici alle organizzazioni intergovernative, dalle aziende ai produttori, alla comunità scientifica.

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