Un database geo-referenziato all’avanguardia delle strutture sanitarie pubbliche. Su PNAS, un nuovo studio realizzato con la collaborazione di RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment (EIEE) fornisce un’analisi completa, orientata alla pianificazione e incentrata sulla lotta alla disuguaglianza dei diversi tipi di accessibilità sanitaria nell’Africa sub-sahariana.
L’accesso universale all’assistenza sanitaria è una priorità fondamentale per lo sviluppo e uno dei principali traguardi dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 3 delle Nazioni Unite. La pandemia di COVID-19 ha solo rafforzato e reso più evidente la sua urgenza. Il rapido sviluppo e l’espansione di un sistema di assistenza sanitaria accessibile ed economica è particolarmente cruciale nell’Africa sub-sahariana. In questa regione le malattie trasmissibili sono la prima causa di morte, con un tasso di mortalità infantile che supera il 5%, e i lunghi viaggi verso ospedali, centri medici e ambulatori minano l’accessibilità all’assistenza sanitaria di base per milioni di persone. Almeno un sesto della popolazione vive a più di due ore di distanza da un ospedale pubblico, mentre una persona su 8 è a non meno di un’ora di distanza dal più vicino ambulatorio medico.
Il team di ricercatori di RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment (EIEE), Università Cattolica di Milano, Fondazione Eni Enrico Mattei e Decatab ha di recente pubblicato uno studio sulla prestigiosa rivista PNAS – Proceedings of the National Academy of Sciences in grado di fornire un’analisi esaustiva, orientata alla pianificazione e focalizzata sulla disuguaglianza dei diversi tipi di accessibilità sanitaria nell’Africa sub-sahariana, sulla base di un database geo-referenziato all’avanguardia delle strutture sanitarie pubbliche.
Gli autori dello studio (fra loro anche Soheil Shayegh, ricercatore di RFF CMCC European Institute on Economics and the Environment – EIEE), hanno elaborato una strategia per abbattere le disuguaglianze misurate sulla base di un algoritmo di ottimizzazione geo-spaziale, che identifica la localizzazione ottimale delle future strutture sanitarie di vario livello* sulla base della distribuzione della popolazione prevista in ciascun Paese entro il 2030, al fine di soddisfare le condizioni per i traguardi dell’Obiettivo di Sviluppo sostenibile 3.
“Siamo in grado di ideare un quadro di ottimizzazione spaziale per identificare la localizzazione ottimale e la capacità di posti letto necessaria nella regione per assicurare l’accesso universale alle cure entro il 2030”, spiega Giacomo Falchetta (FEEM e Università Cattolica di Milano), primo autore dello studio. “Il lavoro si basa su diverse fonti di dati in alta risoluzione, dove i dati chiave provengono dal recente rilascio da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità di un database completo e geo-referenziato sull’ubicazione delle diverse tipologie di strutture sanitarie pubbliche in Africa sub-sahariana”.
“La nostra metodologia e i risultati della nostra analisi possono informare e supportare i decisori politici locali nella loro valutazione e definizione delle priorità delle infrastrutture sanitarie”, spiega Soheil Shayegh, scientist a RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment (EIEE). “Questo è di particolare importanza nella lotta alla disuguaglianza nell’accessibilità sanitaria, che non è solo notevole all’interno e tra i Paesi dell’Africa sub-sahariana, ma anche relativa al livello di servizio fornito dalle strutture sanitarie”.
“L’ubicazione, la tipologia e la capienza ottimizzate di ciascuna struttura sanitaria possono essere esplorate grazie a una dashboard interattiva online”, spiega Ahmed Hammad, Data Scientist di Decatab e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
I risultati dell’analisi suggeriscono che per raggiungere gli obiettivi di accessibilità sanitaria universale comunemente accettati, i Paesi dell’Africa sub-sahariana dovranno costruire circa 6.200 nuove strutture entro il 2030. Gli scienziati stimano inoltre che circa 2,5 milioni di nuovi posti letto dovranno essere assegnati tra le nuove strutture e le circa 1.100 strutture esistenti che necessitano di espansione o densificazione.
*Livello 1: dispensari; Livello 2: centri medici; Livello 3: ospedali
Leggi la versione integrale dell’articolo:
Falchetta, G., Hammad, A.T., Shayegh S. (2020). Planning universal accessibility to public healthcare in sub-Saharan Africa. Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).
Per approfondire, visita il sito:
http://ssahealthcare.decatab.com