Lo studio diretto da RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment (EIEE) e appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Climate Change esplora i diversi impatti associati a scenari di mitigazione con diversi livelli di overshoot di temperatura.
Gli scenari di mitigazione che esplorano gli obiettivi di temperatura per la fine del XXI secolo spesso implicano un overshoot della temperatura, ovvero una misura in cui la temperatura può superare temporaneamente un determinato target di temperatura prefissato. Sappiamo ancora ben poco dei rischi climatici addizionali dovuti a un overshoot della temperatura, la cui entità è legata a diverse variabili in grado di definire quanto rapidamente un sistema umano può essere trasformato, incluse le variabili di progresso socio-economico e tecnologico.
Uno studio diretto da RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment (EIEE) e appena pubblicato sulla rivista Nature Climate Change ha esaminato i benefici che derivano dal limitare il fenomeno dell’overshooting. I ricercatori hanno calcolato i potenziali impatti per diversi obiettivi di riscaldamento e livelli di overshooting sulla base di un insieme di modelli di valutazione integrati, analizzando in particolare sia gli impatti fisici che macroeconomici associati alle diverse traiettorie di mitigazione, ciascuna con diversi livelli di overshoot.
“Il nostro studio”, afferma Laurent Drouet, senior scientist di EIEE e primo autore dello studio, “dimostra chiaramente come un overshoot della temperatura influisca sulla probabilità di molti impatti critici, come quelli associati agli eventi di caldo estremo. La nostra analisi mostra come, dopo il 2050, l’overshoot porti sia a costi di mitigazione più elevati che a perdite economiche legate a questi impatti aggiuntivi, evidenziando l’esigenza d’includere un’analisi del rischio climatico nelle traiettorie a basse emissioni di carbonio.”
Lo studio si è avvalso di 9 modelli globali di valutazione integrata comunemente utilizzati per valutare i percorsi globali di mitigazione dei cambiamenti climatici, con una dettagliata rappresentazione del sistema energetico e di uso del suolo e un’ampia gamma di opzioni di decarbonizzazione.
“Questo lavoro”, conclude Drouet, “fornisce un ponte tra il dettagliato processo di valutazione delle traiettorie di mitigazione, che esplora tipicamente i costi e i rischi associati alla transizione climatica, e la comunità che studia gli impatti del clima, che indaga cioè sui costi e i rischi del cambiamento climatico. Limitare l’overshoot delle temperature anticipando le azioni di mitigazione porta a una serie di benefici per il clima, abbatte gli impatti più severi e in ultima analisi abbassa i costi della mitigazione.”
Studio finanziato dal Programma dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione Horizon2020 (grant agreement No 821471 – progetto – ENGAGE).
Per ulteriori informazioni, leggi la versione integrale dell’articolo:
NET ZERO-EMISSION PATHWAYS REDUCE THE PHYSICAL AND ECONOMIC RISKS OF CLIMATE CHANGE
Laurent Drouet, Valentina Bosetti, Simone Padoan, Lara Aleluia Reis, Christoph Bertram, Francesco Dalla Longa, Jacques Després, Johannes Emmerling, Florian Fosse, Kostas Fragkiadakis, Stefan Frank, Oliver Fricko, Shinichiro Fujimori, Mathijs Harmsen, Volker Krey, Ken Oshiro, Larissa P. Nogueira, Leonidas Paroussos, Franziska Piontek, Keywan Riahi, Pedro R.R. Rochedo, Roberto Schaeffer, Jun’ya Takakura, Kaj-Ivar van der Wijst, Bob van der Zwaan, Detlef van Vuuren, Zoi Vrontisi, Matthias Weitzel, Behnam Zakeri, and Massimo Tavoni. 2021, Nature Climate Change, DOI: 10.1038/s41558-021-01218-z.
Leggi anche lo studio correlato:
Riahi, K. et al. (2021).Cost and attainability of meeting stringent climate targets without overshoot. Nature Climate Change. DOI: 10.1038/s41558-021-01215-2