Uno studio condotto dal CMCC mette in evidenza come i cambiamenti climatici possono esacerbare le minacce alla salute dei bambini in Burkina Faso, sottolineando la necessità di misure di adattamento efficaci e urgenti per prevenire ulteriori impatti negativi e sostenere lo sviluppo sostenibile.

Numerosi studi hanno ampiamente dimostrato che il cambiamento climatico di natura antropica ha un impatto negativo non solo sull’ambiente e gli ecosistemi, ma anche sulla salute umana.

Una nuova ricerca dal titolo “Climate, Weather, and Child Health in Burkina Faso” è stato recentemente pubblicato su The Australian Journal of Agricultural and Resource Economics (Wiley). Il primo autore dello studio è Shouro Dasgupta del CMCC, insieme alla co-autrice Elizabeth Robinson del Grantham Research Institute on Climate Change and the Environment presso la London School of Economics and Political Science (LSE).

L’articolo ha condotto un’analisi empirica rigorosa sull’impatto degli stress climatici e meteorologici sulla salute dei bambini in Burkina Faso. Rappresenta la prima valutazione completa degli impatti climatici sulla mortalità infantile, il ritardo della crescita e il deperimento. Gli autori hanno combinato sondaggi demografici e sanitari con dati meteorologici ad alta risoluzione.

“La nostra ricerca è tra i pochi studi che quantificano l’entità con cui il cambiamento climatico, che si manifesta con il riscaldamento globale e l’aumento della siccità, sta già aggravando la salute dei bambini, ed è probabile che continui a farlo in futuro”, affermano Dasgupta e Robinson.

Lo studio si è concentrato sul Burkina Faso, uno dei paesi più vulnerabili al cambiamento climatico nel mondo. L’articolo presenta robuste evidenze che l’esposizione, sia a lungo che a breve termine, a temperature elevate e siccità ha un impatto dannoso sulla salute dei bambini, così come le anomalie delle temperature crescenti durante le stagioni delle colture, suggerendo un legame tra clima e salute attraverso la produzione domestica di cibo. Inoltre, fattori come il reddito, la ricchezza familiare, l’accesso all’elettricità, all’igiene e alle strutture sanitarie per le madri e i bambini mitigano alcuni degli impatti negativi dei cambiamenti climatici.

“L’escalation della frequenza di shock climatici e meteorologici sta già misurabilmente compromettendo la salute e lo sviluppo dei bambini in Burkina Faso, annullando parte dei progressi compiuti dal paese attraverso investimenti come il miglioramento dell’accesso delle donne all’assistenza sanitaria universale e a una migliore alimentazione“, affermano gli autori. “Questi impatti sono destinati a peggiorare in futuro, rendendo sempre più difficile il raggiungimento degli obiettivi chiave dello sviluppo sostenibile”.

I risultati dell’analisi suggeriscono che, senza un adeguato ed efficace adattamento, la salute dei bambini in Burkina Faso migliorerà solo tra il 2050 e il 2070 se l’aumento della temperatura globale sarà limitato a 1,5°C o meno. Combinando stime econometriche con scenari CMIP6 aggiornati, gli autori hanno calcolato proiezioni pertinenti per le politiche sulla futura salute dei bambini, dimostrando che si prevede che il riscaldamento futuro aumenterà significativamente la mortalità infantile e la percentuale di bambini sottopeso e con ritardi nella crescita, tranne che nello scenario dell’Accordo di Parigi.

“Le nostre conclusioni, identificando l’entità con cui gli esiti negativi della salute e della nutrizione infantile sono aggravati dai cambiamenti climatici, evidenziano l’importanza dell’adattamento per i singoli paesi”, affermano Dasgupta e Robinson. “Più in generale, quantificando i legami tra cambiamenti climatici e salute, si possono fornire ulteriori prove dei vantaggi degli sforzi globali per ridurre le emissioni di gas serra a sostegno della crescita economica, della riduzione della povertà e dell’aumento della prosperità, in particolare nei paesi a basso reddito“.

Questa ricerca mostra le prospettive di salute che attendono le popolazioni di tutto il mondo, in particolare quelle nei paesi a più basso reddito, a causa dei futuri cambiamenti climatici. Le sue conclusioni sottolineano la responsabilità collettiva globale di ridurre le emissioni per alleviare l’onere sanitario su paesi come il Burkina Faso, che contribuiscono in misura minima alle emissioni globali.

“Le nostre conclusioni offrono un punto di partenza importante per collaborare con esperti in Burkina Faso su strategie di adattamento ai cambiamenti climatici in evoluzione e costruire la resilienza nei sistemi alimentari e sanitari”, affermano gli autori. “Questo studio è particolarmente importante per noi, in quanto abbiamo fatto parte della delegazione del Burkina Faso per la COP26 e la COP27. La nostra analisi è solida e rilevante per le politiche e speriamo che possa contribuire a decisioni efficaci”.