Il CMCC è partner della mostra itinerante che esamina la dinamica degli oceani vista dallo spazio. La mostra esplora gli sforzi attuali per proteggere i nostri preziosi ecosistemi marini utilizzando immagini satellitari di osservazione della Terra, realtà aumentata e interviste con esperti, decisori locali e abitanti delle zone costiere coinvolti nel Decennio del Mare delle Nazioni Unite. È stata inaugurata l’8 aprile 2024 presso il Porto di Barcellona, nell’ambito della Conferenza del Decennio del Mare delle Nazioni Unite.
Dalle ondate di calore al patrimonio marino, dai cambiamenti nel ghiaccio marino artico all’aumento del livello del mare, al ruolo della salinità del mare e delle correnti oceaniche e alle conseguenze dei cambiamenti climatici sui coralli e sulla biodiversità, “Our Ocean from Space” (Il nostro oceano dallo spazio) copre una serie di argomenti scientifici. Con le sue immagini mozzafiato e le interviste video, la mostra presenta esempi concreti di come l’innovazione possa contribuire alla transizione ecologica incoraggiando le persone a comprendere meglio l’oceano, a cambiare le loro pratiche e a sviluppare approcci sostenibili.
Il CMCC partecipa a questa iniziativa, che è co-prodotta da UNESCO ed ESA. La mostra contribuisce a specifici argomenti che rappresentano aspetti significativi della ricerca oceanografica avanzata del CMCC.
“L’oceano è la frontiera tra la società e la natura”, spiega Giulio Boccaletti, Direttore Scientifico del CMCC. “Lo studiamo da tutte le prospettive, il suo impatto sulle infrastrutture economiche e le conseguenze dell’aumento del livello del mare. Siamo ora in grado di prevedere il comportamento lungo la costa e in mare aperto”.
Una delle storie della mostra è dedicata alle ondate di calore marine: “Il Mar Mediterraneo è un punto focale per lo studio delle ondate di calore marine perché il numero di eventi, la loro durata e la loro intensità stanno aumentando. Si prevede che il bacino diventerà un vero e proprio hotspot per il cambiamento climatico e il riscaldamento globale”, afferma Giovanni Coppini, Direttore di Divisione presso l’Istituto per la Previsione del Sistema Terra del CMCC, nella sua video-intervista.
Un altro contributo rilevante del CMCC all’iniziativa è legato ai siti del patrimonio marino, come chiarito da Giulia Galluccio, Direttrice di Divisione presso l’Istituto per la Resilienza Climatica del CMCC. I siti del patrimonio marino sono luoghi di eccezionale valore universale per l’umanità, come barriere coralline, grotte sottomarine, relitti di naufragi e siti archeologici. I satelliti aiutano a individuare, documentare e proteggere questi siti dalle minacce. Galluccio porta nell’iniziativa un caso specifico italiano di rilevanza globale: “Nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, sito patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1997, aiutiamo i gestori del parco a sviluppare misure di adattamento che si allineano a percorsi di transizione positiva, a beneficio del turismo, del Parco e degli ecosistemi marini”.
“Our Ocean from Space”: la mostra è aperta alla Conferenza del Decennio del Mare delle Nazioni Unite, Portal de la Pau, Port Vell, dall’8 aprile al 6 maggio 2024.
“Our Ocean from Space” è curata da Fiorella Coliolo e Benoit Delplanque ed è una coproduzione UNESCO / ESA, con il supporto del Mercator Ocean International, dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), dell’Agenzia Spaziale Francese (CNES), dell’Istituto Cartografico e Geologico della Catalogna (ICGC), di Planetek Italia, del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), dello SHOM e dell’Organizzazione per la Ricerca Spaziale delle Maldive (MSRO).