Le torride temperature estive negli Stati Uniti hanno portato alla luce un nuovo importante effetto dei cambiamenti climatici: il legame tra l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle temperature. Uno studio condotto da ricercatori nel campo della salute e del clima, tra cui Giacomo Falchetta del CMCC, che esamina la maggiore vulnerabilità degli anziani al calore estremo, è stato promosso su importanti giornali nordamericani.
Le temperature in aumento nel Sud degli Stati Uniti quest’estate hanno messo milioni di americani in pericolo, causando ondate di calore estremo e condizioni di stress climatico in grandi città come Phoenix, Las Vegas e Miami. Tra queste evidenti difficoltà, è emersa una crisi nascosta: quella degli anziani che stanno subendo gli effetti di un clima più caldo.
Un nuovo studio recentemente pubblicato su The Gerontologist ha indagato l’intersezione tra la salute degli anziani e i cambiamenti climatici, individuando due tendenze significative: l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle temperature, prefigurando un futuro potenzialmente critico.
Gli autori dello studio, esperti nei campi della salute degli anziani, dei cambiamenti climatici e della loro intersezione, includono Giacomo Falchetta del CMCC. Hanno descritto le loro scoperte e “i fattori che rendono gli anziani estremamente vulnerabili al calore” in un articolo di approfondimento sul Los Angeles Times. La loro ricerca è stata anche descritta in articoli sullo stesso tema pubblicati dal New York Times e dal Washington Post.
Utilizzando scenari futuri di popolazione e output dei modelli climatici della NASA, i ricercatori hanno valutato gli impatti del riscaldamento globale, sia moderato che grave. Le loro conclusioni indicano una crescente vulnerabilità tra gli individui anziani agli effetti avversi sulla salute fisica e mentale del calore estremo.
Regioni storicamente conosciute per temperature elevate, come l’Arizona e le zone desertiche della California, stanno assistendo a un invecchiamento accelerato della popolazione. Questo trend sottolinea l’urgenza per i governi locali di affrontare le esigenze degli anziani durante le ondate di calore, rendendo necessarie iniziative come spazi comuni più freschi accessibili e formazione specializzata per gli operatori di primo soccorso.
Questa fascia demografica vulnerabile affronta rischi maggiori a causa dello stress termico che aggrava problematiche di salute preesistenti, per una maggiore inefficienza nella regolazione della propria temperatura corporea e le sensibilità legate ai farmaci. Inoltre, impatti psicologici, isolamento e difficoltà di movimento aggravano la loro vulnerabilità.
Il fenomeno si estende oltre le regioni tradizionalmente calde, poiché anche zone storicamente più fresche come il New England e l’alto Midwest stanno sperimentando rischi crescenti legati al calore a causa dei cambiamenti climatici. Un adattamento efficace richiede una maggiore educazione e consapevolezza del pubblico, misure a livello comunitario, trasporti e sistemi di raffreddamento a basso consumo energetico per mitigare il crescente rischio di calore per gli anziani.
Secondo gli autori, è necessario implementare strategie di adattamento sia a livello individuale che comunitario. Gli investimenti pubblici dovrebbero concentrarsi nello sviluppo di sistemi di allarme per le condizioni meteorologiche estreme, servizi di assistenza per individui vulnerabili e sistemi di informazioni geografiche per i primi soccorsi.
“Gli anziani correranno sempre più rischi per la salute a causa del calore in futuro”, scrivono gli autori, “e avremo bisogno di politiche pubbliche per rispondere ai costi sanitari di giornate sempre più torride.”