Innalzamento del livello del mare: costi fino a 872 mld di euro entro il 2100 per le economie UE e UK
I danni causati dall’innalzamento del livello del mare potrebbero costare alle economie dell’UE e del Regno Unito fino a 872 miliardi di euro complessivi entro la fine del secolo, secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports da un team di scienziati della Delft University of Technology, di CMCC@Ca’Foscari e di PBL Netherlands Environmental Assessment Agency.
Un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports ha modellato i potenziali impatti economici a cui andrebbero incontro 271 regioni europee entro il 2100 a causa dell’innalzamento del livello del mare nel caso del verificarsi di uno scenario ad alte emissioni (SSP5-RCP8.5) e in assenza di nuove misure di protezione costiera attuate dopo il 2015. Gli autori, tra cui Francesco Bosello, Principal Scientist e direttore della divisione Economic analysis of Climate Impacts and Policy del CMCC e professore all’Università Ca’ Foscari Venezia, hanno combinato un modello economico precedentemente sviluppato con dati sugli impatti previsti dell’innalzamento del livello del mare, sulle tendenze degli investimenti e sulla distribuzione delle perdite economiche causate da 155 eventi alluvionali in Europa tra il 1995 e il 2016. Hanno stimato le perdite e i potenziali benefici economici rispetto a uno scenario senza innalzamento del livello del mare e con una crescita economica annua del 2% in tutte le regioni. Hanno inoltre modellato l’impatto sulle economie regionali di investimenti mirati in diversi settori economici a seguito dell’innalzamento del livello del mare.
Dai risultati dello studio emerge che, in uno scenario ad alte emissioni, l’innalzamento del livello del mare potrebbe causare 872 miliardi di euro di perdite economiche totali nel Regno Unito e nell’UE entro il 2100, rispetto a uno scenario di assenza di tale impatto. Gli autori hanno osservato differenze regionali nell’impatto economico dell’innalzamento del livello del mare, con la maggior parte delle perdite economiche – fino al 21% del prodotto interno lordo (PIL) regionale entro il 2100 – concentrate nelle regioni costiere come il Veneto e l’Emilia-Romagna in Italia e Zachodniopomorskie in Polonia. Altre regioni che subirebbero perdite economiche relativamente più elevate sono concentrate intorno al Mar Baltico, alla costa belga, alla Francia occidentale e alla Grecia. Al contrario, è emerso che le regioni interne, come Germania, Austria e Ungheria, potrebbero registrare guadagni economici fino all’1% del PIL regionale entro il 2100. Secondo gli autori, ciò potrebbe essere dovuto al trasferimento della produzione dalle regioni costiere allagate a quelle interne.
Sebbene gli investimenti mirati nei settori della logistica, dei servizi pubblici, delle costruzioni e dei servizi di pubblica utilità abbiano rivelato, in uno scenario ad alte emissioni, un impatto trascurabile sull’economia del Regno Unito e dell’UE nel suo complesso, hanno ridotto alcune perdite regionali con un costo trascurabile per l’economia complessiva dell’area considerata. Le regioni che hanno particolarmente beneficiato degli investimenti mirati sono state il Lincolnshire, l’East Yorkshire e il Kent nel Regno Unito, Brema e Weser-Ems in Germania e West-Vlaanderen in Belgio.
L’insieme dei risultati evidenzia la necessità di politiche economiche specifiche per ogni regione per affrontare gli impatti non uniformi dell’innalzamento del livello del mare sulle diverse regioni europee e sulle loro economie.
Per maggiori informazioni:
Cortés Arbués, I., Chatzivasileiadis, T., Ivanova, O. et al. Distribution of economic damages due to climate-driven sea-level rise across European regions and sectors. Sci Rep 14, 126 (2024). https://doi.org/10.1038/s41598-023-48136-y