
L’innalzamento del livello del mare e le inondazioni sono tra i principali fattori di stress da cambiamento climatico per la società umana nel XXI secolo. Molte aree costiere e città stanno implementando soluzioni innovative per mitigare i rischi di inondazione e aumentare la resilienza. La città di Venezia ha recentemente sviluppato un sistema di barriere mobili contro le maree, noto come MoSE (Modulo Sperimentale Elettromeccanico).
Un nuovo studio condotto da un team internazionale di scienziati, tra cui ricercatori del CMCC, intitolato “Boon and burden: economic performance and future perspectives of the Venice flood protection system“, esamina la fattibilità economica delle operazioni del MoSE alla luce dell’eventuale evoluzione futura dell’innalzamento del livello del mare. Lo studio considera i costi e i benefici delle chiusure del MoSE sul settore economico e residenziale di Venezia e la sua zona portuale.
“Le simulazioni sono state condotte considerando due scenari dell’aumento del livello del mare da ora fino alla fine del secolo,” spiega Margaretha Breil, co-autrice dello studio e ricercatrice del CMCC, che ha contribuito all’impostazione generale della ricerca e alle valutazioni riguardanti l’ambiente costruito.
“Lo studio affronta gli aspetti esclusivamente economici di questa infrastruttura molto controversa, coprendo una parte importante della sua sostenibilità a lungo termine. Allo stesso tempo, indica anche la necessità di indagare e prepararsi per ulteriori interventi che garantiscano un futuro sostenibile per la città di Venezia e la sua laguna, sulla base di scenari di aumento del livello del mare a medio e lungo termine,” dice Breil.
I risultati dello studio suggeriscono che, a breve termine, i benefici economici superano ampiamente i costi degli investimenti nella manutenzione degli edifici e le perdite di entrate per il porto derivanti dalle chiusure degli ingressi della laguna a causa delle chiusure del sistema MoSE.
Tuttavia, a medio e lungo termine, l’aumento del numero di chiusure dovute all’aumento del livello del mare comporta gravi sfide per la sostenibilità dell’infrastruttura.
Lo studio è stato limitato alla dimensione economica dei costi e dei benefici. Tuttavia, le chiusure molto frequenti avranno anche gravi impatti sulla qualità degli ecosistemi lagunari, che devono essere presi in considerazione.
Questi risultati indicano la necessità di una revisione e un’integrazione più forte delle strategie di salvaguardia della città, incluso l’aumento del livello di chiusura del MoSE, ufficialmente fissato a 110 cm, e altri interventi coordinati, come il consolidamento del sistema fognario.
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I risultati dello studio sono stati ulteriormente discussi nel webinar della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) il 11 aprile.
Ulteriori informazioni:
Giupponi, C., Bidoia, M., Breil, M. et al. Boon and burden: economic performance and future perspectives of the Venice flood protection system. Reg Environ Change 24, 44 (2024). https://doi.org/10.1007/s10113-024-02193-9