Recenti studi hanno rivelato un dato sorprendente: le foreste tropicali dell’Africa occidentale assorbono più CO2 rispetto alla ben nota foresta amazzonica. Questo risultato segna un cambiamento cruciale, ponendo il focus delle discussioni sul ciclo globale del carbonio fermamente sul continente africano. Con una vasta raccolta e analisi dei dati, e un contributo significativo del CMCC, questo studio sottolinea il ruolo cruciale delle foreste africane nel dibattito globale sul cambiamento climatico.
Le foreste tropicali svolgono un ruolo cruciale nell’assorbire l’anidride carbonica, svolgendo la funzione di polmoni del pianeta. Sebbene sia ben nota l’importanza della foresta amazzonica in tal senso, recenti ricerche hanno spostato l’attenzione sulle foreste africane. Il paper “Contrasting carbon cycle along tropical forest aridity gradients in West Africa and Amazonia”, pubblicato su Nature Communications, segna la prima volta in cui le foreste tropicali dell’Africa occidentale, in particolare quelle del Ghana, sono state analizzate per la loro capacità di assorbimento del carbonio.
La ricerca, condotta da un team internazionale di scienziati, tra cui Riccardo Valentini del CMCC, ha rivelato che queste foreste assorbono più CO2 rispetto alla foresta amazzonica. Questa scoperta è cruciale poiché sottolinea l’importanza delle foreste africane nel ciclo globale del carbonio.
Lo studio suggerisce che l’efficienza superiore delle foreste africane nel catturare la CO2 potrebbe essere dovuta all’aridità, che rallenta il processo di decomposizione della biomassa, consentendo al carbonio di rimanere maggiormente immagazzinato nella foresta. Inoltre, la natura semi-decidua di queste foreste (fatte di alberi che perdono stagionalmente alcune, ma non tutte, le foglie), spesso presenti nelle zone di transizione tra savana e aree tropicali, aumenta la loro capacità di fissazione del carbonio. Questi fattori insieme rendono le foreste africane un pozzo di carbonio più efficace rispetto ai loro omologhi amazzonici.
Storicamente, c’è stata una mancanza di misurazioni biometriche per comprendere la capacità di assorbimento del carbonio delle foreste africane. Questa ricerca è stata facilitata da una vasta raccolta di dati avvenuta nel corso di diversi anni in 14 aree forestali lungo un gradiente delle foreste africane. L’iniziativa faceva parte di un progetto finanziato da un Advanced Grant ERC, coordinata dal CMCC e guidata da Valentini, che includeva la costruzione di una torre di misurazione nella foresta tropicale africana.
“Il CMCC ha svolto un ruolo pionieristico in questa ricerca, essendo uno dei primi a condurre tali misurazioni nelle foreste tropicali africane”, afferma Valentini. “Questa legacy di raccolta e analisi dei dati ha portato alla pubblicazione di questo significativo articolo, che mette le foreste africane al centro della discussione sul ciclo del carbonio“.
Anche la deforestazione è una questione critica per le foreste africane, in modo simile a quanto avviene nella foresta amazzonica. Sebbene il problema della deforestazione sia emerso prima in Amazzonia a causa della rapida crescita economica e urbanizzazione in Brasile, anche l’Africa sta ora sperimentando alti tassi di deforestazione. In Africa, la deforestazione è principalmente causata dal land grabbing legato alla necessità di terreni agricoli, esacerbato dalle pressioni demografiche e dai bisogni economici.
La questione della deforestazione in Africa sta diventando sempre più urgente, attirando l’attenzione globale sulle sfide ambientali e climatiche del continente. “Questo si inserisce nel contesto della discussione globale sul cambiamento climatico che vede l’Africa al centro della ricerca, degli impatti e delle discussioni politiche sul cambiamento climatico“, conclude Valentini.
Maggiori informazioni:
Zhang-Zheng, H., Adu-Bredu, S., Duah-Gyamfi, A. et al. Contrasting carbon cycle along tropical forest aridity gradients in West Africa and Amazonia. Nat Commun 15, 3158 (2024). https://doi.org/10.1038/s41467-024-47202-x