Ecco l’acqua del futuro: smart, innovativa e sostenibile. Quanto costa all’Italia non agire sui cambiamenti climatici

Posted on

Bene trasversale a numerosi settori, l’acqua è al centro di una intensa collaborazione tra scienza, imprese ed enti pubblici che lavorano per mettere a disposizione strumenti innovativi sulla strada dello sviluppo sostenibile. Le ultime novità sul tema sono emerse dall’incontro “Il futuro dell’acqua. Sviluppo, innovazione, tecnologia, sostenibilità. Un dialogo tra scienza, imprese e pubblica amministrazione” che si è svolto ad Ecomondo, organizzato da Climate Kic e Fondazione CMCC- Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

Rimini, 7 novembre 2019 – C‘è una collaborazione molto intensa che si costruisce intorno al tema delle risorse idriche, una collaborazione che ha per protagonisti la scienza, la ricerca di innovazione, i grandi temi della sostenibilità e dell’agenda 2030 e tutti quegli attori sociali, siano pubblici o privati, che lavorano sul tema della gestione e dell’uso dell’acqua.

Da questa collaborazione nascono soluzioni e strumenti che consentono un approccio sostenibile e permettono di prendere le soluzioni migliori per affrontare situazioni che a volte possono essere molto critiche.Una di queste ad esempio è Clime, la piattaforma realizzata dalla Fondazione CMCC che mette a disposizione dati molto complessi, frutto di ricerca scientifica internazionale di avanguardia, in modi accessibili anche a persone non esperte rendendo possibili analisi climatiche altamente personalizzate sulle esigenze degli utilizzatori, con visualizzazioni comprensibili ed efficaci. Ideata e gestita dalla divisione Remhi diretta da Paola Mercogliano, la piattaforma Clime consente di avere scenari locali di cambiamenti climatici e informazioni molto dettagliate su alcuni indicatori da cui dipendono, ad esempio, le risorse idriche. In questo modo gli utenti possono avere un quadro attendibile degli effetti che il clima potrebbe avere in futuro sulla disponibilità idrica e pianificare strategie di intervento scegliendo le soluzioni più adatte.

A questo obiettivo, ad esempio, si rivolge GOWARE, piattaforma nata per definire le pratiche di gestione idrica più adatta in contesti diversi. Nato nell’ambito del progetto Proline, questo strumento consente agli utenti di avere un’ampia lista di opzioni disponibili e, tra queste, di scegliere quelle più idonee alla propria situazione. Disponibile online in versione webtool e in versione semplificata corredata di manuali utente, GOWARE è frutto di una ricerca che permette di affrontare la scelta delle migliori pratiche di gestione della risorsa idrica in tutti i settori interessati e fornisce, per ogni singola situazione, una graduatoria delle scelte più idonee.

“L’acqua – ha sottolineato ancora Angelica Monaco, Direttore di Climate KIC Italia – è un tema importante nel cambiamento climatico: tema complesso, con molte sfaccettature, dalla sua gestione al tema della siccità a quello delle inondazioni, al problema dell’erosione delle coste ai processi produttivi. È, come si è detto, un tema trasversale. È una risorsa che deve essere gestita”.

Sono molti i settori in cui la ricerca scientifica può fornire supporto con dati e conoscenza. Sull’acqua si gioca una grande competizione tra i tanti settori che ne fanno uso e che ne hanno bisogno, dal consumo per scopi domestici fino alla produzione di energia elettrica, gli utilizzi industriali, in agricoltura e in molti atri settori, basti pensare ad esempio a come il turismo, nelle stagioni di alta affluenza, dipenda moltissimo dalla disponibilità idrica per soddisfare i consumi. Gli impatti sono molto diversi nei diversi luoghi e nelle diverse situazioni. “Gli studi che sviluppiamo in tema di acqua – ha sottolineato la Monia Santini della Fondazione CMCC – riguardano molti settori, l’analisi degli impatti su diversi bacini idrici. In alcuni casi, ad esempio, ci siamo concentrati sui rischi per l’agricoltura, in particolare quando è forte il bisogno di irrigazione. In questi casi, un nostro studio si è concentrato in particolare sulla Puglia, periodi siccitosi possono mettere in pericolo colture quali vite, ulivo, ortaggi e frutta, ed è molto importante riuscire a mettere in evidenza con anticipo i fattori di vulnerabilità”.

Tra le tecnologie smart presentate in mattinata va ricordata IRRICLIME di GECOsistema, un’applicazione open source di mappatura web che permette la predizione spaziale e temporale su base mensile, ogni dieci giorni o quotidiana, di variabili come la quantità di acqua e altri variabili agricole.

Delle soluzioni, dei rischi, delle opportunità e delle tecnologie che riguardano il futuro della gestione e dell’uso delle risorse idriche si è parlato ad Ecomondo nell’incontro dal titolo “Il futuro dell’acqua. Sviluppo, innovazione, tecnologia, sostenibilità. Un dialogo tra scienza, imprese e pubblica amministrazione”, organizzato da Cklimate KIC e Fondazione CMCC cui hanno partecipato Angelica Monaco (direttore di Climate-KIC Italy), Renato Drusiani (Utilitalia), gli scienziati del CMCC Paola Mercogliano, Monia Santini, Alessio Bellucci e Guido Rianna, Raffaele Giaffreda (Fondazione Bruno Kessler), Stefano Bagli (GECOSistema). L’evento si è concluso con la tavola rotonda moderata da Mauro Buonocore (CMCC), con Alessandro Gargini (Università di Bologna – BIGeA), Vittorio Marletto (ARPA Emilia Romagna), Anna Montini (Assessore Ambiente Comune di Rimini), Federico Mensio (ANCI, Commissione Servizio Pubblico Locale), Francesca Larosa (CMCC).

Start typing and press Enter to search

Shopping Cart