Dal passato al futuro, tutti i possibili scenari sul Mediterraneo: si chiude la conferenza MedCLIVAR-SISC 2024

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150 partecipanti, metà dei quali under 40, 135 studi presentati, esperti provenienti da 19 paesi e 3 plenarie con i massimi esperti del settore: la comunità scientifica sul clima si riunisce a Lecce per presentare le ricerche più recenti sul clima del Mediterraneo.

Dal 24 al 27 settembre 2024, si sono riuniti a Lecce i più grandi esperti europei e internazionali del clima per la Conferenza annuale della Società Italiana per le Scienze del Clima. La conferenza rappresenta un’opportunità imperdibile per chi desidera approfondire le dinamiche e gli impatti dei cambiamenti climatici in una delle aree più vulnerabili del mondo e un vero hotspot per i cambiamenti climatici: il Mediterraneo.

La Conferenza annuale della SISC 2024, evento di rilievo internazionale dedicato alle scienze climatiche, mette al centro della discussione l’evoluzione del clima mediterraneo e le sue implicazioni future, con un focus che spazia dalle dinamiche atmosferiche a quelle marine e terrestri. La conferenza è co-organizzata dall’Università del Salento, dalla Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC) e dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC).

 

Un’occasione per scienziati e decisori politici

La conferenza rappresenta una piattaforma unica per scienziati, ricercatori, decisori politici e stakeholder. Sono presentate le ultime ricerche e discussi approcci concreti per affrontare le sfide climatiche, con particolare attenzione alle risposte regionali a gas serra, inquinamento e impatti degli aerosol. Un focus particolare è posto anche sulle soluzioni pratiche e sulle strategie per mitigare gli effetti del cambiamento climatico nel Mediterraneo.

“I temi trattati in questa conferenza sono al cuore delle attività della Fondazione CMCC e risuonano particolarmente importanti con l’urgenza di capire esattamente cosa sta succedendo nel bacino del Mediterraneo, quali sono i segnali del cambiamento climatico e le sue conseguenze,” ha detto Silvio Gualdi, Principal Scientist al CMCC. “L’alternanza di eventi estremi come le recenti piogge senza precedenti in Emilia Romagna o le ondate di siccità che stanno colpendo da mesi il Nord e il Sud del paese, sono chiari segnali di come il clima stia cambiando. Ed è da tempo che la comunità degli scienziati del clima ha anticipato che queste sono proprio le caratteristiche distintive del cambiamento climatico. Anche il riscaldamento del mare, con le temperature record registrate ogni anno, sta avendo impatti significativi sugli ecosistemi marini. Questi fenomeni stanno diventando sempre più evidenti e toccano direttamente diversi settori economici, rendendo urgente comprendere e affrontare questi cambiamenti.”

La conferenza SISC è stata organizzata quest’anno in maniera congiunta con la conferenza MedCLIVAR, il programma sulla variabilità e prevedibilità del clima mediterraneo (Mediterranean CLImate VARiability and Predictability). Dopo le edizioni inaugurali di MedCLIVAR nel 2011 e di SISC nel 2013, entrambe tenutesi a Lecce, la comunità internazionale delle scienze del clima ritorna nel capoluogo salentino per favorire la collaborazione interdisciplinare e offrire una panoramica aggiornata su come il clima mediterraneo sta evolvendo nel contesto globale.

“Con questi appuntamenti annuali, la Società Italiana per le Scienze del Clima mira ad essere un punto di riferimento cruciale per la comunità scientifica e le istituzioni locali nell’affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici. Grazie al suo approccio multidisciplinare, che coinvolge scienziati, ingegneri, economisti e altri esperti, la SISC vuole svolgere un ruolo di collegamento tra ricerca e azione concreta,” ha detto Paola Mercogliano, Principal Scientist al CMCC e presidente entrante della SISC per il biennio 2025-2026. “Questo ruolo è ulteriormente potenziato dalla partecipazione attiva di numerosi enti di ricerca regionali e locali, che portano le esigenze concrete della società all’interno del dibattito scientifico. La SISC promuove con determinazione la diffusione della ricerca italiana sul clima a livello internazionale, accelerando i progressi scientifici e favorendo le sinergie tra istituzioni. Quest’anno e nel prossimo biennio si vedranno al centro del dibattito, oltre alla ricerca di base che rimane il pilastro fondamentale dell’attività della SISC, anche i risultati dei progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dai programmi europei di adattamento al cambiamento climatico, che affrontano temi di sempre maggiore urgenza.”

 

Il tema della conferenza

Sotto il titolo “Colmare le scale spaziali e temporali nelle scienze climatiche”, l’evento ha esplorato temi rilevanti nello studio del clima mediterraneo, come la variabilità climatica del passato, le connessioni con il clima globale, la circolazione e il livello delle acque del Mediterraneo, i feedback sul sistema climatico globale e gli impatti regionali del cambiamento climatico.

Durante la conferenza sono stati annunciati i risultati delle elezioni del nuovo Presidente e di due membri ordinari del Consiglio Direttivo della SISC. È stato eletto Piero Lionello, professore di Oceanografia e Fisica dell’Atmosfera all’Università del Salento, a cui sono affidati il mandato di Presidente Eletto per il biennio 2025-2026, il mandato di Presidente per il biennio 2027-2028 e il mandato di Presidente Uscente per il biennio 2029-2030. Paola Faggian e Claudia Pasquero sono state elette come membri ordinari del Consiglio Direttivo per il quadriennio 2025-2028.

“La SISC rappresenta una comunità scientifica il cui ruolo nella ricerca e nella società è di grande importanza. La sua elevata produttività scientifica e la vasta esperienza, che spazia dalla climatologia teorica a quella applicata, con aspetti interdisciplinari e transdisciplinari, sono estremamente rilevanti per affrontare i cambiamenti climatici e altre sfide ambientali,” ha detto Piero Lionello. “Eletto presidente della SISC, le mie priorità saranno promuovere l’aggregazione e la cooperazione all’interno della comunità scientifica italiana, sfruttando eventi organizzati dalla SISC e da altre associazioni, e intraprendere azioni concrete per la diffusione di informazioni scientificamente solide sui cambiamenti climatici ai cittadini e ai decisori politici, utilizzando webinar, comunicati stampa e la pagina web della SISC. Altri obiettivi come presidente della SISC saranno aumentare ulteriormente il coinvolgimento degli scienziati italiani in iniziative e programmi internazionali, rafforzare il ruolo della SISC come forum di discussione scientifica e presentazione di idee innovative, promuovere le attività dei giovani scienziati della SISC, rafforzare il legame tra ricerca e didattica promuovendo la presenza delle scienze climatiche nelle università e nelle scuole secondarie, e posizionare la SISC come un punto riferimento per informazioni scientifiche consolidate.”

 

La prossima edizione della Conferenza SISC si terrà a ottobre 2025 a Salerno.

 

Maggiori informazioni:

MEDCLIVAR-SISC 2024

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