Attesi e disattesi: tutti i risultati della COP27 egiziana

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È stata caotica, ci si è arrivati con molti dubbi e i risultati oscillano tra avanzamenti e quesiti sul negoziato. Le aspettative, i progressi e i gli obiettivi dell’ultima conferenza sui cambiamenti climatici spiegati dalle scienziate e dalla coordinatrice dei negoziati per la delegazione  italiana. Il video del webinar di approfondimento in lingua italiana sui negoziati a cura del CMCC, Focal Point IPCC per l’Italia. 

Il ventisettesimo appuntamento annuale dei negoziati sul clima UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change) ha avuto luogo a novembre a Sharm el-Sheikh. Nata dai presupposti emersi dalla COP26 di Glasgow, e in particolare dal riconoscimento dell’esigenza di mettere in campo azioni di mitigazione più rapide, urgenti e profonde per contenere gli impatti dei cambiamenti climatici, la COP27 si configurava come il luogo in cui rendere operativi questi obiettivi. Si configurava come “la COP dell’implementazione”.

Nel webinar “Dopo COP 27: i risultati dell’ultima conferenza sui cambiamenti climatici”, organizzato il 13 dicembre dal CMCC, Focal Point IPCC per l’Italia, le esperte della delegazione italiana alla COP27 hanno condiviso gli effettivi risultati di quest’ultimo negoziato, evidenziando come il tema della mitigazione dei cambiamenti climatici non sia riuscito a diventarne il protagonista, lasciando maggior spazio all’accelerazione sui temi dell’adattamento e del cosiddetto “Loss and Damage” (letteralmente “perdite e danni”, ovvero quegli impatti dei cambiamenti climatici che vanno oltre le possibilità di adattamento).

La COP27 si è aperta in un contesto geopolitico internazionale notevolmente mutato dalla conclusione dei negoziati precedenti, ha spiegato Federica Fricano del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, capo della delegazione italiana dei negoziati sul clima di Sharm. Le conseguenze sul settore energetico di tale contesto, unitamente alle caratterizzazione della COP da parte della presidenza egiziana, hanno contribuito ad accelerare i progressi in sede negoziale sui temi più legati alle vulnerabilità ai cambiamenti climatici, a discapito di quelli legati alla mitigazione.

I progressi raggiunti in tema di adattamento ai cambiamenti climatici e di Loss and Damage sono stati illustrati nel webinar rispettivamente da Marta Ellena e Elisa Calliari, ricercatrici del CMCC che hanno partecipato alla delegazione italiana alla COP27 offrendo il loro supporto scientifico insieme a Lucia Perugini che, focalizzata sui temi della mitigazione e dell’uso del suolo, ha evidenziato l’urgenza espressa dagli ultimi rapporti dell’IPCC nel tagliare drasticamente le emissioni di gas serra, e l’esistenza di una rosa di soluzioni possibili per farlo. Un’urgenza che non ha ancora trovato una corrispondenza a livello di implementazione non solo in sede di negoziati internazionali, ma anche a livello di politiche nazionali.

Guarda il webinar: 

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