Alla scoperta del mare: il glider del CMCC esplora le profondità per indagare sugli impatti del clima

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Il CMCC è attualmente in mare aperto con il suo Glider per studiare come i cambiamenti climatici e gli impatti antropici influenzano un’area costiera importante come quella di fronte al fiume Tevere. Grazie a questi strumenti sarà possibile monitorare le variazioni dell’ambiente marino e monitorare gli impatti degli eventi estremi come ad esempio le ondate di calore marino che si stanno verificando nel Mediterraneo.

Il Glider è un veicolo che naviga autonomamente lungo le colonne d’acqua su rotte programmate per studiare variabili fondamentali come temperatura, salinità, ossigeno disciolto, torbidità e clorofilla. Consente di percorrere grandi spazi anche in condizioni di mare avverse, con un’autonomia di mesi.

Grazie alla sinergia con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, nell’ambito del Progetto ‘Fiumicino’, il CMCC, con il supporto del LOSEM dell’Università degli Studi della Tuscia, sta effettuando una serie di campagne oceanografiche per la caratterizzazione dell’area e per la validazione del modello operativo sviluppato dal CMCC, che fornisce le previsioni di correnti, onde, livello del mare, temperatura e salinità. Inoltre, i dati del glider saranno fondamentali anche per essere assimilati del sistema di previsioni marine del CMCC sviluppato all’interno del Copernicus Marine Service.

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