Adattarsi, a partire da dove? Il caso studio di Venezia per un adattamento multirischio

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I centri urbani costieri sono le aree più a rischio e a cui dare maggiore priorità nelle azioni di adattamento ai cambiamenti climatici della Città Metropolitana di Venezia. Una ricerca di CMCC@Ca’Foscari, partnership strategica tra la Fondazione CMCC e Università Ca’ Foscari Venezia, illustra come ottimizzare le priorità di adattamento nell’area del caso studio attraverso mappe multirischio.

Un adattamento efficace ai cambiamenti climatici richiede l’individuazione di priorità d’azione, districandosi tra la complessità dei rischi che colpiscono vari settori e contesti, considerando allo stesso tempo l’incertezza dei pericoli futuri.

Nonostante sia sempre più riconosciuta come fondamentale la necessità di un approccio multirischio nella valutazione e nella gestione del rischio legato ai cambiamenti climatici, esistono ad oggi ancora pochi esempi di applicazioni in tale ambito. Uno studio di CMCC@Ca’Foscari, partnership strategica tra la Fondazione CMCC e Università Ca’ Foscari di Venezia, ha applicato tale approccio al caso studio della Città Metropolitana di Venezia, rappresentativo per la coesistenza di criticità sia dal punto di vista ambientale che socioeconomico.

Nel loro studio, i ricercatori hanno introdotto un’analisi multirischio che considera le dimensioni del pericolo climatico, dell’esposizione, della vulnerabilità e della gravità del rischio, specificamente progettata per individuare i punti geografici più critici dell’area, al fine di prioritizzare le azioni di adattamento favorendo i recettori del sistema più fortemente colpiti dagli estremi climatici.

Considerando due scenari climatici futuri (RCP4.5 – uno scenario intermedio che prevede l’adozione di alcune efficaci politiche di controllo e riduzione delle emissioni e RCP8.5 – uno scenario ad alte emissioni di gas serra), gli autori hanno proiettato una selezione di pericoli legati al clima (tempeste e inondazioni, alluvioni, ondate di calore e siccità) per un periodo di 30 anni (2021-2050), utilizzando il modello climatico regionale COSMO-CLM del CMCC e il dataset LISCoAsT di JRC. 

I risultati mostrano, nell’area, un aumento del rischio dovuto in gran parte a siccità, alluvioni, tempeste e inondazioni, con variazioni a seconda delle aree di interesse, con un peggioramento della situazione generale nello scenario RCP8.5. I ricercatori hanno riscontrato che i recettori vulnerabili a maggior rischio sono concentrati nei centri urbani (ad esempio, abitazioni, ferrovie, strade) e lungo la costa (ad esempio, spiagge, zone umide, settore primario), come mostrato nelle mappe multirischio ottenute attraverso lo studio.

Tali mappe multirischio possono aiutare le parti interessate e la pubblica amministrazione a comprendere e comunicare i rischi legati alle potenziali perdite ambientali e socio-economiche legate al clima che cambia, oltre a identificare le priorità per le future indagini e per la gestione del rischio.

 

Per maggiori informazioni:

Sambo, Beatrice & Bonato, Marta & Sperotto, Anna & Torresan, Silvia & Furlan, Elisa & Lambert, James & Critto, Andrea. (2023). Framework for multirisk climate scenarios across system receptors with application to the Metropolitan City of Venice. Risk Analysis. 10.1111/risa.14097.

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