Grazie all’esperienza del CMCC nell’ambito dei modelli climatici dell’oceano ad alta risoluzione e nell’assimilazione dei dati, il progetto fishRISE ha sviluppato prototipi di sistemi avanzati per l’acquacoltura sostenibile sia a terra che in mare aperto. Queste innovazioni promettono un impatto rilevante nell’industria dell’acquacoltura, segnando un significativo passo avanti nello sviluppo di un’aquacoltura innovativa e sostenibile.

Il progetto fishRISE (Remote Intelligent Sustainable aquaculturE system for Fish) è stato creato con l’obiettivo di aumentare la sostenibilità economica, sociale e ambientale dell’acquacoltura. Questo è stato realizzato attraverso la progettazione e lo sviluppo di un ampio quadro metodologico e tecnologico per l’acquacoltura sia a terra che offshore.

Il CMCC ha giocato un ruolo cruciale nel progetto fishRISE, con significativi contributi dell’Istituto per la Previsione del Sistema Terra (IESP). I risultati del progetto sono stati presentati durante l’evento di chiusura, il 28 giugno 2024 presso l’Università del Salento.

Durante l’evento sono state presentate soluzioni all’avanguardia e il loro potenziale impatto sull’industria, con particolare riferimento a due avanzati sistemi prototipali per l’acquacoltura sostenibile sia a terra che in mare. Questi prototipi rappresentano il culmine degli sforzi del progetto per affrontare le principali sfide del settore dell’acquacoltura.

Uno dei principali contributi del CMCC al progetto è stata la creazione di un portale web per le previsioni marine, che permette di visualizzare attraverso mappe georeferenziate i dati ad altissima risoluzione disponibili per l’area di interesse, l’azienda di Maricoltura Mattinatese, situata a sud del Gargano in Puglia. Questo portale, insieme a un Sistema di Supporto alle Decisioni (Decision Support System, DSS) per l’acquacoltura, è stato progettato specificamente per i siti di interesse del progetto.

Il DSS, sviluppato dal CMCC, è un’applicazione web per assistere gli stakeholder e i soggetti interessati nel campo dell’acquacoltura. Questo sistema consente agli utenti di registrarsi, creare un account e inserire le variabili di interesse, specificandone le soglie superiori e inferiori. Il DSS invia poi avvisi via email quando queste variabili superano i limiti stabiliti, permettendo agli utenti di prendere misure preventive, basandosi sulle informazioni ricevute.

“Questo strumento è specificamente progettato per supportare i soggetti interessati che devono monitorare e rispondere a potenziali anomalie,” afferma Rita Lecci del CMCC, che ha contribuito al progetto. “Per esempio, in caso di un’ondata di calore marino, sapere che la temperatura dell’acqua sta aumentando significativamente può aiutare gli acquacoltori ad adattare le loro tecniche di alimentazione. I pesci tendono a mangiare meno quando sono stressati da temperature più alte, quindi ridurre il cibo durante questi periodi previene l’eccesso di mangime che potrebbe depositarsi sul fondo e causare problemi come l’anossia.”

Il DSS per l’acquacoltura, basato su dati ad alta risoluzione forniti dal CMCC, è stato progettato per rilevare anomalie in variabili chiave come ossigeno disciolto, saturazione dell’ossigeno, temperatura, correnti e onde quando esse escono dai range ottimali. Inoltre, consentendo alle gabbie di pesci di adattare la loro posizione in base alle correnti, il sistema progettato nell’ambito del progetto fishRISE aiuta a ridurre gli sprechi di mangime, evitando che il cibo in eccesso si depositi sul fondale o sia trasportato via.

Il CMCC ha inoltre sviluppato modelli idrodinamici e dello stato del mare ad alta risoluzione per il Mare Adriatico e un modello fisico-biogeochimico accoppiato ad alta risoluzione per tracciare la dispersione dei residui di mangime dalle gabbie. Questa è stata un’attività principalmente di ricerca, che ha fornito preziose informazioni stagionali per il Mediterraneo Centrale. Inoltre, il CMCC ha curato le proiezioni delle condizioni future per i prossimi 30 anni nelle aree di interesse per comprendere i potenziali impatti dei cambiamenti climatici sulle attività di acquacoltura.

Il CMCC ha anche rilasciato dati storici ad alta risoluzione a ISPRA, che sono stati utilizzati per creare mappe di idoneità per l’acquacoltura lungo l’intera costa della Puglia. Questo ha permesso di identificare ulteriori potenziali siti per l’acquacoltura. Il progetto ha incluso anche un confronto tra modelli ad alta e bassa risoluzione prodotti dal CMCC, tra cui modelli globali, del Mediterraneo e dell’Adriatico con risoluzione spaziale crescente.

Durante l’evento pubblico di chiusura del progetto, è stato presentato un video completo del progetto prodotto dall’Università del Salento, che offre uno sguardo dettagliato sulla metodologia e le innovazioni del progetto. È disponibile anche una versione più breve in formato trailer, che evidenzia gli asset utilizzati nel progetto. I video sono entrambi accessibili sul sito web del progetto.

Guarda il video:

Il progetto fishRISE ha avuto lo scopo di migliorare la sostenibilità economica, sociale e ambientale dell’acquacoltura attraverso un ampio quadro metodologico e tecnologico. Il progetto si è avvalso della partecipazione di diversi partner, coordinati da Xenia Progetti Srl, e con contributi delle Università del Salento, della Tuscia e del Piemonte Orientale, nonché di istituzioni di ricerca come la Fondazione CMCC, l’Istituto Cooperativo di Ricerca (ICR), l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Piccole e medie imprese come Apphia Srl, Badinotti Group, Maricoltura Mattinatese e Planetek Italia hanno giocato un ruolo fondamentale.

Finanziato sotto il Programma di Proposte del Ministero dell’Università e della Ricerca per Progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale, il progetto fishRISE mette in luce gli sforzi collaborativi che stanno plasmando il futuro dell’acquacoltura sostenibile in Italia.