Ondate di calore, siccità, stress idrici prolungati per assenza di precipitazioni. Per effetto dei cambiamenti climatici, ma anche per i cambiamenti di uso di suolo, con l’abbandono delle campagne e l’espansione delle aree urbane, la stagione degli incendi è destinata ad allungarsi.

“Gli studi scientifici più recenti, e, purtroppo, i gravissimi episodi del Portogallo e quelli che stanno avvenendo in queste ore sulle pendici del Vesuvio e in Sicilia, evidenziano la necessità di aumentare i nostri sforzi nello studio e nella gestione degli ambienti agro-forestali, per i quali la combinazione di cambiamenti climatici e vegetazione forestale continua, disidratata e infiammabile può accentuare la probabilità futura dei cosiddetti mega-fires. Gli approcci innovativi che la ricerca ci mette a disposizione sono in grado di fornire informazioni chiave per i decisori pubblici, e in particolare possono perfezionare la pianificazione territoriale e ottimizzare strategie e attività di gestione agro-forestale di breve e lungo termine considerando anche i cambiamenti climatici, di uso del suolo e socio-economici che insistono sui nostri territori”.
Sul blog che il CMCC tiene su agi.it, si esprime così Donatella Spano, membro della Fondazione CMCC, docente all’Università di Sassari e Assessore regionale della Difesa dell’Ambiente in Sardegna, un’autorità in materia d’incendi, che attorno alla International Conference on Fire Behaviour and Risk ha riunito una comunità scientifica all’avanguardia su questi temi.

La maggior parte degli incendi è causata dall’uomo, e oltre la metà è di natura dolosa. Nonostante ciò, quanto incidono i cambiamenti climatici su questi fenomeni?
Alla Divisione IAFES (sede di Sassari), si applicano da anni simulazioni molto avanzate per valutare l’impatto dei cambiamenti climatici sull’esposizione al rischio incendi su scala nazionale. Michele Salis, ricercatore CMCC ed esperto di gestione incendi boschivi per la Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale, ci racconta quello che dobbiamo aspettarci in futuro.

Leggi l’articolo completo su agi.it

La ricerca CMCC sugli incendi:

Il video di clima2014.it, per capire cosa lega incendi e cambiamenti climatici.

Il progetto OFIDIA – Operational FIre Danger preventIon plAtform, per la realizzazione di un sistema di monitoraggio per la prevenzione degli incendi.

Una selezione delle pubblicazioni CMCC:

• Lozano O.M, Salis M., Ager A.A., Arca B., Alcasena F.J., Monteiro A.T. ,Finney M.A., Del Giudice L., Scoccimarro E., Spano D.
  Assessing Climate Change Impacts on Wildfire Exposure in Mediterranean Areas
  2017, Risk Analysis, DOI: 10.1111/risa.12739
• Alcasena F., Salis M., Nauslar N J, Aguinaga A E, Vega Garcia C
  Quantifying economic losses from wildfires in black pine afforestations of northern Spain
  2016, Forest Policy and Economics, 73, 153-167, DOI: 10.1016/j.forpol.2016.09.005
• Salis M., Arca B., Alcasena  F. J. , Arianoutsou  M., Bacciu V., Duce P., Duguy B., Koutsias  N., Mallinis G., Mitsopoulos I., Moreno J. M. , Pérez J. R. , Urbieta I. R. , Xystrakis F., Zavala G., Spano D.
  Predicting wildfire spread and behaviour in Mediterranean landscapes

  2016, International Journal of Wildland Fire, DOI: 10.1071/WF15081
• Salis M., Laconi M., Ager A.A., Alcasena F.J., Arca B., Lozano O., Fernandes de Oliveira A., Spano D.
  Evaluating alternative fuel treatment strategies to reduce wildfire losses in a Mediterranean area
  2016, Forest Ecology and Management, Volume 368, Pages 207–221, DOI: 10.1016/j.foreco.2016.03.009

Leggi la news sull’ultima International Conference on Fire Behaviour and Risk (Icfbr), ad Alghero.